lunedì 8 dicembre 2008

Il 6 Dicembre 2008... una data storica per il paese di Cagno


Oratorio, espressione della gioia di essere cristiani!


«[L’Oratorio] è prima di tutto un luogo fatto di persone che vogliono crescere insieme nella fede: è un modo vivace di essere Chiesa».Ho desiderato incominciare con una citazione di Mons. A. Maggiolini per sottolineare l’importanza che ha l’Oratorio nella nostra comunità: l’Oratorio è una struttura fondamentale per la crescita di un buon cristiano; è una vera e propria palestra, una presenza viva, coinvolgente e capace di dare vita alle proprie giornate. Sappiamo bene che l’Oratorio, con la O maiuscola, non è un edificio ma è appunto un luogo fatto di persone: e non ci sono solo bambini, ma persone di tutte le età, ognuna con il suo ruolo e il suo spazio, perché chi già ha percorso un tratto di cammino, si mette a servizio di chi incomincia: sacerdoti, suore, genitori, catechisti, educatori, animatori… insomma c’è posto per tutti! Ed è pur vero che ci si diverte, ma i pilastri, i fondamenti del Vero Oratorio sono due: la preghiera e la catechesi. Un Oratorio sano deve promuovere la preghiera intesa non come un insieme di parole dette tanto per far piacere al nostro don o ai catechisti o ai propri genitori. La preghiere è, come descrive Padre David Maria Turoldo, uno «status» da vivere. In un certo senso, è un dialogo profondo con Dio, un dialogo di invocazione per i momenti difficili ma soprattutto il ringraziamento di tutto ciò che Lui fa ogni giorno della nostra vita. Il secondo pilastro basilare è il concetto di catechesi. La catechesi deve sorprendere, deve essere la vera testimonianza della bellezza dell’Incontro con Gesù.Ora, alle porte della costruzione del nuovo Oratorio, dobbiamo preparaci per il consolidamento di tutte quelle attività e di tutte quelle occasioni che hanno formato il nostro Primo Oratorio, l’Oratorio noi non l’abbiamo ‘mai’ avuto ma lo siamo! Quello che conta è quindi una forza maggiore, un impegno ancora più costante per far fruttare al meglio quello che si è già proposto. E qual è la forza più grande da consolidare nel processo oratoriano? Sicuramente il volontariato. Fortunatamente oggi possiamo contare su tante forme di volontariato: catechisti, educatori, animatori giovani e adulti, coloro che fanno parte del gruppo missionario, del gruppo di creatività, del gruppo degli affari economici, del gruppo famiglie ecc. Se non ci fosse tutto questo volontariato il nostro Nuovo Oratorio non servirebbe a nulla. Dobbiamo sempre essere grati a tutti coloro che impegnano tempo, fatica ed energie per il bene del nostro Oratorio e dobbiamo darci da fare anche noi, perché gli altri non fanno già tutto, siamo proprio noi, coloro che pensano di non servire a nulla, ad arricchire ed alimentare queste attività.Per concludere vorrei citare una preghiera di Mons. A. Maggiolini, dedicata all’importanza dell’Oratorio nelle nostre comunità:


Signore Gesù,
Tu hai scelto tanti modi per restare accanto a me
e farti conoscere nel tuo Amore
e nella tua bellezza.
Ti ringrazio per il mio Oratorio,
per le persone che mi fai incontrare
e che parlano di Te con la loro vita:
il don e gli animatori,la suora e i catechisti,
e i genitori e i volontari,i piccoli e i grandi.
Tutti insieme per costruire ogni giorno
nelle gioie e nelle faticheuna comunità di credenti
che cammina e vive nella tua amicizia
come Tu ci hai insegnato.
Amen.

Nessun commento:

Posta un commento

ISTRUZIONI PER COMMENTARE: scrivere il proprio messaggio, scegliere la modalità di identificazione (es. anonimo) e premere "Posta commento"